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La scienza di Mass Effect: unità di Alcubierre, viaggi FTL, campi di effetto di massa, habitat di torpore, il paradosso di Fermi e altro ancora

In meno di una settimana sarà completato un viaggio di 600 anni attraverso le gelide profondità dello spazio intergalattico.Mass Effect: AndromedaIl team di Pathfinder raggiungerà la sua destinazione e un'arca piena di coloni congelati arriverà in una galassia inesplorata in preparazione di trovare una nuova casa. Ma potremmo replicare la loro missione nel nostro universo? E cosa avremmo trovato una volta arrivati?


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La vera Andromeda

Il nostro pianeta è uno degli otto in orbita attorno al Sole. La nostra stella si trova in un dito di gas noto comeOrion Spur,che è un vortice nella vasta spirale di100 miliardistelle che compongono la Via Lattea.

La nostra galassia è, a sua volta, una delle stime2 trilioni di galassienell'universo osservabile. E, a 2,5 milioni di anni luce di distanza, la galassia di Andromeda è la replica più vicina della nostra nello spazio vicino.

(Credito immagine: NASA / JPL-Caltech)

Come la Via Lattea, Andromeda è a forma di spirale, ma è larga il doppio e contiene più di un trilione di stelle. L'immagine sopra, catturata dalla NASAGalaxy Evolution Explorermostra anelli di giovani stelle luminose mescolate a vicoli oscuri di polvere e gas.


In Mass Effect: Andromeda, il team di Pathfinder è stato incaricato di cercare mondi abitabili in questi sistemi.

Più veloce del viaggio leggero

La loro nave, Ark Hyperion, ha infranto il limite di velocità dell'universo per raggiungere Andromeda in soli 634 anni. La luce stessa, viaggiando a 299.792.458 metri al secondo, impiegherebbe 2,5 milioni di anni per fare lo stesso viaggio.


(Credito immagine: Bioware)

Einstein lo ha spiegatoenergia e massa sono collegate. Più velocemente si muove un oggetto, più massa ha e più energia devi aggiungere per farlo andare ancora più veloce. La luce, che non ha massa, può viaggiare virtualmente senza ostacoli attraverso il vuoto, ma niente con la massa (anche un piccolo elettrone) dovrebbe essere in grado di avvicinarsi alla sua velocità.


La risposta di Mass Effect? Campi effetto di massa.

Aggirano questo problema interferendo con la massa di oggetti al loro interno. Abbassare la massa dell'Arca dovrebbe consentirle di viaggiare più velocemente e crearemassa negativapotrebbe deformare lo spazio-tempo stesso, consentendo alla nave di infrangere il limite di velocità universale.

Questa intervista con il fisico teorico Dr Michio Kaku spiega di più.

È un'idea simile a quella ipoteticaAlcubierre drive,proposto dal fisico teorico, Miguel Alcubierre. Se fosse possibile costruirne uno, consentirebbe di viaggiare più velocemente della lucecomprimendo lo spaziotempo davanti a un veicolo spaziale e dilatandolo dietro. Ma, secondo Alcubierre, avresti bisognomateria esoticaper farlo accadere.


Nell'universo di Mass Effect, questa materia esotica si presenta sotto forma di elemento zero.

'Conosciuto anche come' eezo ', il raro materiale noto come elemento zero genera un campo quando sottoposto a una corrente elettrica, che aumenta o diminuisce la massa di tutti gli oggetti al suo interno. Questo 'effetto di massa' costituisce la base della tecnologia moderna, dalle armi alla produzione, per consentire viaggi più veloci della luce. '

Iniziativa Andromeda, Arks e Nexus Bri

Sfortunatamente per noi, eezo non sembra esistere nel nostro universo, quindi i nostri veicoli spaziali stanno ancora combattendo il limite di velocità. L'attuale detentore del record per 'navicella spaziale più veloce del Sistema Solare'è Helios 2, che ha raggiunto appena 68.600 m / s nel 1976. E il prossimo potrebbe essereIl nano-mestiere interstellare di Yuri Milner.

Alimentati da vele solari e lanciati da laser, si spera che raggiungano 1/20 della velocità della luce. Il rovescio della medaglia: hanno a malapena le dimensioni di una cartuccia per Nintendo Switch, quindi non porteranno passeggeri con loro.

Sopravvivere al viaggio

Supponendo di poter fare il viaggio ad Andromeda, la prossima sfida sarebbe mantenere in vita l'equipaggio.Lo spazio è un posto pericoloso; i minerali sanguinano dalle ossa, i muscoli sprecano e le persone richiedono un rifornimento costante di cibo, acqua e calore al minimo indispensabile.

Per una missione multigenerazionale con migliaia di coloni, ci sarebbe anche la politica a bordo, la riproduzione e il semplice fatto che quando i figli dell'equipaggio originale raggiungessero Andromeda, non avrebbero nemmeno mai visto un pianeta.

La soluzione di Mass Effect è mettere gli occupanti dell'Arca in un sonno criogenico, e puoi vedere Ryder che si sveglia da esso nel video qui sotto (attenzione, questo mostra i primi 12 minuti di gioco).

Ancora una volta, sono i campi ad effetto di massa che lo fanno accadere, presumibilmente interferendo con la velocità del tempo. Ma anche senza di loroi piani sono in corsocreare qualcosa di simile per i nostri astronauti.

La NASA sta supportando SpaceWorks con il (primissimo) sviluppo del loro ' spaceworkseng.com/2016-iac/', progettati per sostenere e supportare gli astronauti in uno stato di letargia inducendo ipotermia a lungo termine. L'idea è di rallentare il metabolismo, riducendo la necessità di cibo e acqua, ritardando i danni causati dal vivere in condizioni di microgravità e risparmiando agli equipaggi la monotonia di vivere in un barattolo di latta mentre viaggiano attraverso lo spazio.

(Credito immagine: J. Bradford)

E, nel caso avessimo bisogno di sopravvivere nello spazio per un po ', la NASA sta anche lavorando a un file& lsquo; space pup & rsquo; sperimentaresulla Stazione Spaziale Internazionale per scoprire cosa succede alla riproduzione. E loro hannoè riuscito a coltivare un po 'di lattugapure.

Caccia al pianeta

Quando il team Pathfinder arriva ad Andromeda, il loro lavoro è trovare una nuova casa. La nostra galassia contiene una stima17 miliardi di pianeti delle dimensioni della Terrae molti altri che sono più piccoli o più grandi di casa. E, sebbene sia difficile vedere in Andromeda da questa distanza,pianeti di altre galassiesono stati individuati prima.

Nel gioco, la squadra si concentrerà sul cluster Helius, che contiene sette promettenti 'mondi d'oro'. in qualche modo identificato prima che la missione lasciasse la Terra. Forse non sorprende che, quando arrivano, i pianeti non abbiano l'aspetto previsto.

Di nuovo, in realtà, la ricerca del vero gemello della Terra ègià in corso,anche se la ricerca avviene molto più vicino a casa, dove è più facile vedere cosa sta succedendo. Sette eranoscoperto di recente in orbita attorno alla stella TRAPPIST-1, A 39,5 anni luce di distanza, e tutti potrebbero avere acqua liquida in superficie, ingrediente fondamentale per la vita.

Incontri alieni

Infine, arriviamo alla domanda finale. Ryder e compagni incontreranno sicuramente gli alieni nella loro Andromeda, ma quali sono le possibilità che la stessa cosa accada a noi?


Secondo ilEquazione di Drake- utilizzato per stimare il numero di civiltà comunicative nella Via Lattea - c'è un'alta probabilità che non siamo soli. Ma, per quanto ne sappiamo, la vita esiste solo sulla Terra.

Se ci sono alieni intelligenti là fuori, perché non li abbiamo visti?

(Credito immagine: Electronic Arts)

Nell'universo di Mass Effect, le specie che viaggiano nello spazio hanno rivestito la galassia di insediamenti e tecnologia.

Ci sono miliardi di stelle là fuori, molte delle quali sono più antiche del Sole. Alcuni di questi sono orbitati da pianeti abitabili, e se la vita si è evoluta sulla Terra, perché non si sarebbe evoluta anche su alcuni di essi? E se lo facesse, sicuramente alcuni di quei pianeti finirebbero per ospitare specie intelligenti che hanno cercato di esplorare l'universo che li circonda.

La Via Lattea non è così grande, davvero. E una volta che una specie ha padroneggiato il viaggio interstellare, non dovrebbe volerci molto per diffondersi attraverso il loro angolo della galassia. E se fosse successo, dovremmo essere in grado di vederli da qui.

Questo è il www.seti.org/seti-institute/project/details/fermi-paradox

Parlando di questo in un discorso del 1996 dal titolo'Life in the Universe', Il professor Stephen Hawking ha affermato che è possibile che ci sbagliamo su quanto sia facile che la vita appaia. Che potremmo presumere troppo sul valore dell'intelligenza in termini evolutivi: i batteri, ad esempio, sopravviveranno a lungo dopo di noi. O, in modo deprimente, quella vita intelligente inevitabilmente si distrugge prima di avere la possibilità di diffondersi in una galassia.

La sua opzione preferita, però, è che non abbiamo cercato abbastanza bene.

Fortunatamente per noi, non dobbiamo. Almeno per ora. Mass Effect: Andromeda uscirà la prossima settimana e c'è un'intera galassia piena di vita aliena che aspetta solo di essere esplorata.

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